A cavallo tra l’annuale festa patronale della Madonna Addolorata di Trate/Festa de Fasöi (3° domenica di settembre), in cui il paese celebra il ringraziamento per l’annata agraria, e la Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre), che quest’anno ha per tema l”agricoltura familiare”, la Cooperativa Sociale L’INNESTO onlus, nel solco del valore che la comunità locale riconosce all’agricoltura su piccola scala per la propria sussistenza alimentare quotidiana, intende “far mostra” della coesione sociale che ha sempre contraddistinto la comunità del Borgo di Trate e rafforzarne i legami di appartenenza attorno, ad una nuova sfida.
Sfida che può e deve scaturire dal concretizzarsi sul territorio delle ricadute dell’operazione “Il Borgo Antico e la Valle delle Sorgenti” realizzata da L’INNESTO, nell’ambito del Progetto Integrato d’Area promosso dalla Regione Lombardia.
Partendo dalla memoria, si vuole sollecitare una ri-programmazione dello sviluppo socio-economico locale, facendo leva sull’iniziativa imprenditoriale che si caratterizza per il suo radicamento sul territorio, contribuendo a realizzare nuova occupazione, salvaguardando la sicurezza alimentare, nel rispetto e nella protezione ambientale, nella gestione delle risorse naturali, nella ri-costruzione di un modello di sviluppo sostenibile. Sfida di una cooperativa consapevole che il proprio successo è insito nella crescita e nello sviluppo della comunità in cui opera, che sia il sistema complessivo della Val Cavallina o quello del Borgo di Trate.
L’Innesto invita nel Borgo di Trate a Gaverina Terme, “altri territori”, quelli che, come la Val Cavallina, sono impegnati a ridisegnare il proprio futuro puntando sul “ritorno alla natura”,
da intendersi non come rincorsa velleitaria a modelli di museificazione ambientale o a miti bucolici, ma come una vera chiave di accesso ad uno sviluppo concreto e sostenibile, oltre che “altri protagonisti” di percorsi di successo finalizzati allo sviluppo locale, nella promozione del turismo responsabile e nel terzo settore. Ospiterà le Istituzioni nazionali e regionali, le organizzazioni del lavoro e dell’impresa cooperativa, personalità e relatori di fama internazionale.
I tre giorni programmati vogliono proporsi come opportunità per la comunità locale, per confrontarsi con queste testimonianze, conoscere esperienze di successo e progettare la propria occasione di sviluppo, a partire dalle potenzialità del Bioparco della Valle delle Sorgenti.
Il borgo potrà, così, proiettarsi nel proprio futuro, non solo immaginando il “Borgo che sarà”, ma proponendo a quanti parteciperanno all’evento alcune dimostrazioni concrete.
Tra queste, la proposta che si intende lanciare – in continuità con le riflessioni del Convegno svolto a Trate ad ottobre 2013 – è quella della promozione del territorio della Val Cavallina nell’ambito del palinsesto di eventi programmati in Cascina Triulza, spazio all’interno del Sito Espositivo di Expo Milano 2015, dedicato e gestito dalle Organizzazioni della Società
Civile, ed anche nello spazio del Sistema Bergamo, gestito dalle organizzazioni territoriali della provincia.
Saranno allestiti stand predisposti nella piazza del paese e nella via di accesso al Borgo Antico dove verranno presentate varie esperienze legate alle tematiche dell’evento.
Si realizzerà inoltre, in anteprima, il “Laboratorio della Biodiversità in Val Cavallina”, con cui partecipare, nel 2015, alla fiera mondiale. Nelle vie sarà presentato un “rendering sul campo” del Borgo come destinazione per un turismo di qualità, con l’obiettivo di stimolare la cittadinanza a ripensare alla propria dimensione ospitale, riconvertendo il tessuto urbanistico ed edilizio per fare del Borgo Antico un sistema ricettivo diffuso.
Il tema centrale dell’evento sarà quindi il protagonismo, la consapevolezza della necessità di dar forza a forme di impresa che sappiano coniugare sviluppo e territorio e si pongano al servizio della comunità, coinvolgendola in innovativi percorsi di crescita, fondati sull’identità e sull’equità.
Nell’ultimo giorno, richiamando, il tema dell’agricoltura familiare e della sua rilevanza nel tempo in funzione della sussistenza e della nutrizione, si “metterà in scena” l’Editto delle decime, tradizionale rievocazione di uno degli episodi della cultura rurale locale.
Tante quindi le occasioni programmate per dare voce al “Valore di una Esperienza” e parlare di una “Valle che vale”.